Non sapevo di aver bisogno di un gioco di pesca con elementi horror cosmico fino a quando non ho provato Dredge. Non si tratta di un classico simulatore gestionale alla Fishing Planet, ma di un’avventura di circa 12 ore attraverso acque infestate, tanto misteriosa quanto coinvolgente. Fin dai primi momenti, il gioco riesce a catturare l’attenzione grazie a un’atmosfera tesa e personaggi macabri, portando il giocatore a immergersi completamente nell’esperienza.
Un’Esperienza di Gioco Coinvolgente
Si inizia con una piccola barca e poche risorse, ma migliorare l’imbarcazione porta a significativi benefici, come una maggiore velocità di pesca, più spazio nell’inventario e una migliore capacità di navigazione tra i pericoli notturni. Dredge non è solo un gioco di pesca: esplorare le cinque zone del mondo di gioco, ricche di segreti, missioni e specie ittiche, rende l’avventura stimolante e mai ripetitiva.
Nei panni di un pescatore senza nome, ci si ritrova a Greater Marrow, un remoto insediamento che fornisce al protagonista una nuova barca dopo un misterioso naufragio. Le meccaniche di pesca e movimento sono semplici e intuitive, rendendo l’esperienza accessibile sin da subito. Il sistema di controllo della barca è fluido e appagante, con l’aggiunta di abilità speciali che si sbloccano con il progresso della storia, come il “Haste”, che offre un’accelerazione utile per sfuggire ai mostri marini ma con il rischio di danneggiare la nave se usato in modo eccessivo.
Atmosfera e Narrazione: Un’Oscura Discesa negli Abissi
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La narrazione di Dredge è volutamente criptica e viene rivelata poco a poco, attraverso interazioni con i personaggi e messaggi in bottiglia dispersi tra le onde. Di giorno, il gioco offre un’esperienza rilassante, mentre di notte si trasforma in un vero e proprio incubo. Quando cala il buio e la nebbia si alza, il livello di panico del protagonista aumenta, rendendo l’ambiente ostile e popolato da creature terrificanti. Accendere le luci riduce il panico, ma al contempo attira i mostri, costringendo il giocatore a un costante bilanciamento tra sicurezza e rischio.
L’elemento strategico del gioco si manifesta anche nella mappa dinamica: di notte il paesaggio cambia, facendo apparire ostacoli inaspettati e rendendo la navigazione ancora più pericolosa. Questo meccanismo aumenta la tensione e costringe il giocatore a pianificare attentamente ogni spedizione.
Personalizzazione e Progressione
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L’aggiornamento della barca è essenziale per avanzare nel gioco. Potenziare lo scafo, installare nuove reti e motori, e sbloccare canne da pesca specializzate permette di esplorare nuove zone e catturare pesci rari. Tuttavia, il sistema di progressione è piuttosto lineare e richiede un discreto livello di grinding, con alcune risorse che risultano difficili da reperire. Sebbene il gioco offra una certa libertà di personalizzazione, le scelte effettuate non modificano in modo significativo l’esperienza complessiva.
Dal punto di vista tecnico, Dredge è un vero gioiello. Il suo stile grafico low-poly si sposa perfettamente con l’atmosfera onirica e inquietante del gioco, mentre il comparto sonoro riesce a creare un’immersione totale, con suoni ambientali che amplificano il senso di isolamento in mare aperto. La fluidità dell’esperienza è impeccabile: in 12 ore di gioco, non ho riscontrato bug o crash, un aspetto decisamente raro nei titoli recenti.
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Dredge si è rivelato una delle sorprese più inquietanti e affascinanti del 2023. Unisce con maestria il fascino della pesca alla tensione di un horror psicologico, evocando atmosfere lovecraftiane e citando sottilmente classici come Lo Squalo e Moby Dick. Pur non essendo un vero gestionale, il suo mondo ben costruito e il gameplay intuitivo lo rendono un’esperienza memorabile.
L’assenza di un vero sistema di combattimento e la mancanza di una personalizzazione più profonda lasciano qualche margine di miglioramento per un eventuale seguito, ma nel complesso, Dredge è un viaggio che vale assolutamente la pena di intraprendere.