L’acciaio è un materiale fenomenale che viene usato da secoli per qualsiasi oggetto quotidiano o professionale. Viste le sue caratteristiche tecniche, ma anche estetiche, risulta essere quello che più tra tutti garantisce durevolezza nel tempo, elevate prestazioni e performance di qualità. Con l’acciaio viene realizzata una grandissima quantità di oggetti, componenti e accessori ma il suo utilizzo si è diversificato al punto da comportare una notevole quantità di tipologie di acciaio, come quelle che trovi da rs components vendita privati. Oggi vediamo quali sono le più diffuse e le differenze tra i vari tipi di acciaio da un punto di vista funzionale e tecnico. Per esempio conoscevi l’esistenza dell’acciaio dolce? Ebbene ecco un piccolo approfondimento sull’argomento.
Cos’è l’acciaio?
L’acciaio e una lega che si compone di ferro e carbonio per cui quest’ultimo è presente in una percentuale non superiore al 2,06%. Quando il carbonio è presente in quantità superiori ci troveremo dinanzi alla ghisa, il pesante materiale che viene usato per tombini, termosifoni e altri oggetti pesanti. Come anticipato poc’anzi l’acciaio è un materiale estremamente versatile che viene impiegato in edilizia, ingegneria, meccanica, industria e persino medicina. Ma l’acciaio non è tutto uguale e, difatti, sicuramente avrai già sentito parlare di acciaio inox o acciaio al carbonio, non è vero?
Le tipologie di acciaio
Generalmente esistono almeno quattro tipologie di acciaio e che sono rispettivamente quello al carbonio, quello legato, quello inossidabile e quello per utensili. L’acciaio al carbonio costituisce la maggioranza esclusiva della produzione totale di questa lega ed è privo di altri elementi ad eccezione di ferro e carbonio. Questo è suddiviso a sua volta rispetto alla percentuale di carbonio che può dare vita ad acciaio dolce, medio o ad alto tenore.
L’acciaio dolce contiene una percentuale massima di carbonio pari allo 0.3% ed è quello che più tra tutti trova largo impiego in campo industriale. Se da un lato questa tipologia di acciaio è quella più diffusa e commercializzata è vero anche che possiamo considerarla come la meno pregiata dato che è lavorabile, malleabile e soggetta a corrosione. Difatti è un tipo di acciaio sensibile agli sbalzi di temperatura anche se questo effetto dipende dalla percentuale di carbonio mescolato con il ferro.
Gli acciai “commerciali”
Poi ci sono gli acciai legati che contengono silicio, nichel, cromo, titanio, rame, alluminio o manganese. La presenza di questi leganti viene dosata rispetto al tipo di acciaio che si desidera ottenere, variando durezza e caratteristiche meccaniche all’occorrenza. Per questo ne esistono tantissime tipologie di minore o maggiore qualità ed il suo impiego è pensato per l’utilizzo in meccanica. Al contrario l’acciaio inox è quello più popolare e commercializzato, famoso per essere resistente all’ossidazione grazie all’abbondante presenza di cromo che consente di ottenere un materiale estremamente resistente alla corrosione. L’acciaio inox può essere esso stesso di tipo martensitico, ferritico o austenitico.
Gli acciai per utensili
Infine troviamo la categoria degli acciai per utensili che sono ottenuti dalla lavorazione del ferro con il tungsteno, il vanadio ed il cobalto in qualità variabili. Questa lavorazione è finalizzata ad ottenere accessori resistenti al calore e durevoli nel tempo e di solito è delegata alla produzione di lavorazione di oggetti da taglio o da perforazione.