Come eliminare video dalla Cronologia di Youtube

Youtube smentisce: Non rallentiamo il sito a chi blocca la pubblicità

Nelle ultime ore, si è diffusa la notizia che Google avrebbe deliberatamente rallentato YouTube per gli utenti che utilizzano adblock, con l’intenzione di spingerli a disattivarlo e aderire all’abbonamento Premium. Tuttavia, Google ha risposto categoricamente a queste voci smentendo qualsiasi coinvolgimento in tale pratica.

Youtube Cronologia – Amicopc.com

Youtube smentisce il rallentamento del sito a chi usa Adblock

Nonostante le segnalazioni abbiano affollato le piattaforme social come Reddit e Twitter, Google ha emesso una dichiarazione ufficiale a AndroidCentral, in cui ha chiarito che “le segnalazioni recenti riguardo ai ritardi nel caricamento su YouTube non sono correlate alla nostra politica di rilevamento degli adblock. Il nostro servizio assistenza fornisce suggerimenti per risolvere i problemi riscontrati dagli utenti”.

Nel frattempo, sono emersi dettagli aggiuntivi sulla questione, concentrandosi sulle versioni specifiche di adblocker coinvolte nei presunti rallentamenti. Sembrerebbe che le ultime release di Adblock e Adblock Plus (5.17) siano le principali responsabili delle problematiche di performance, almeno secondo Raymond Hill, lo sviluppatore di uBlock Origin.

Youtube contro chi usa il blocco pubblicitario
Youtube – Amicopc.com

Va sottolineato che l’uso di adblocker su YouTube rappresenta una violazione delle policy interne della piattaforma. Queste politiche scoraggiano l’utilizzo di strumenti che consentono di saltare gli annunci pubblicitari, poiché YouTube offre un abbonamento che consente di evitarli pagando una somma mensile. Questa opzione Premium non solo elimina gli annunci, ma offre anche altri vantaggi esclusivi agli abbonati.

Mentre le voci di un presunto rallentamento da parte di Google sono circolate ampiamente, la risposta ufficiale del gigante dei motori di ricerca smentisce categoricamente tali accuse, attribuendo eventuali problemi di caricamento a cause diverse. La questione solleva comunque un dibattito su come gestire gli adblocker su piattaforme che dipendono in gran parte dai ricavi pubblicitari.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano