Basta un contenuto, uno soltanto per far oscurare un sito da 160 milioni di utenti, si tratta di VK, il social network russo che a causa della pubblicazione illegale del film “sole a catinelle”, è stato oscurato nel nostro paese.
Medusa non perdona
Medusa Film dopo essersi accorta di questo, ha deciso di denunciare presso la Procura della Repubblica di Roma l’accaduto. Le autorità competenti non sono rimaste con le mani in mano ma hanno ordinato agli ISP italiani di oscurare il social network russo e tutti i siti legati ad esso come movshare.net, nowdownload.ch, nowvideo.ch, rapidgator.net, topvideo.tv, upshared.com, usefile.com e videopremium.tv.
Avrete sicuramente notato che tra i siti oscurati vi sono servizi di file hosting come rapidgator. A quanto pare la lista dei siti riportati in alto sono solo alcuni di quelli oscurati. Collegandovi a questa pagina potete consultare una lista completa e molto corposa di tutti gli indirizzi bloccati nel nostro paese. Se volete aggirare il blocco come sempre basterà utilizzare DNS internazionali come quelli di GOOGLE o di OpenDNS.
Le parole di Guido Scorza
L’avvocato Guido Scorza sul Fatto Quotidiano ha affermato che prima di prendere queste misure bisognerebbe accertarsi in maniera seria e definitiva se un sito è illegale o meno.
Di seguito le sue parole:
A nulla vale – o almeno dovrebbe valere – rilevare che, già in passato, il social network russo si era fatto nomea di essere un’isola felice per i pirati sovietici e non. Delle due l’una: o la piattaforma in questione svolgeva un’attività illecita e, allora, avrebbe dovuto essere chiusa all’esito di un giudizio volto ad accertare tale illegittimità o la piattaforma svolgeva un’attività lecita e, allora, per nessuna ragione al mondo dovrebbe ammettersi che essa formi oggetto di un provvedimento di blocco.
Cosa ne pensate di questi paroloni? Credete che sia giusto oscurare un intero sito per la presenza di un solo film facilmente removibile?