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Perchè scambiare file con il P4P è più veloce del P2P

Gli ingegneri della Comcast hanno pubblicato di recente i risultati del test effettuato quest’estate relativo al cosiddetto P4P, ossia Proactive Network Provider Participation for P2P.

Il progetto P4P era nato da un’idea di alcuni ricercatori delle università di Yale e Washington ed è attualmente gestito dalla DCIA (Distributed Computing Industry Association), l’associazione che si pone l’obiettivo di definire e sostenere l’adozione di uno standard legato ai metodi di collaborazione fra i distributori di software e gli ISP.

Il test, secondo quanto riferito da Ars Technica, è stato effettuato mediante server iTraker su rete Comcast e ha dato risultati molto incoraggianti.

Secondo quanto risultato dal test sembra che lo scambio dei contenuti attraverso la rete P4P sia molto più veloce e per la precisione dell’80% in più rispetto a quello basato sulla tradizionale rete P2P.

Questo si spiega semplicemente perchè il traffico generato dal classico peer-to-peer porta enorme dispendio di risorse in termini di larghezza di banda e grava quindi sui provider mentre la rete P4P è in gradi di aumentare la velocità di scambio e di ridurre al tempo stesso i punti di peering necessari, in quanto sfrutta la logica della concentrazione delle attività di scambio tra utenti ubicati in prossimità.

Così gli utenti che utilizzano una stessa rete possono beneficiare di una banda dedicata molto più larga e in questo modo si liberano i provider dai sovraccarichi di traffico.

Ciò vuol dire che il P4P è in grado di lavorare in modo da ridurre lo scambio di traffico al di fuori di una mappa di nodi ben stabilita. ITracker poi, come spiega Ars Technica, impedisce ai provider di monitorare i contenuti dello scambio facendo così tacere tutti quelli che alimentano la possibilità che possa venire meno il principio della Net Neutrality.

Gli ingegneri della Comcast si augurano che il meccanismo P4P basato su iTracker sia adottato come standard da IEFT (Internet Engineering Task Force), la nuova comunità aperta formata da tecnici, specialisti e ricercatori nel mondo del web che lavorano proprio per l’evoluzione tecnica e tecnologica di Internet.

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