Sembra che nei prossimi giorno la politica alla lotta alla pirateria cambierà stanto ad una probabile proposta di legge in merito e, Adiconsum, Altroconsumo , Assodigitale, Google Italia, Microsoft, Aiip, Assoprovider, Fimi e alcuni protagonisti della scena digitale italiana hanno scritto una Lettera, che si conclude con cinque richieste:
“Alla luce di tali considerazioni, i firmatari della presente, Le chiedono:
- (1) di voler rappresentare al Governo l’esigenza di modificare tempi e modalità di lavoro del Comitato tecnico antipirateria trasformandolo in un tavolo aperto sul più generale tema della circolazione dei prodotti culturali digitali per via telematica;
- (2) di invitare a partecipare a tale tavolo, per l’intera durata dei lavori, i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei consumatori, il mondo dell’impresa, gli addetti ai lavori ed esperti della materia;
- (3) di commissionare ad enti ed istituti di ricerca super partes i citati studi sulle cause, gli effetti e le dimensioni del fenomeno della pirateria digitale e multimediale nonché sulle conseguenze che eventuali misure di enforcement potrebbero produrre sul terreno, ad esempio, della libertà di manifestazione del pensiero a mezzo Internet o, piuttosto, dell’esercizio, da parte dei cittadini, dei propri fondamentali diritti civili e politici per via telematica;
- (4) di coinvolgere nel processo di studio ed elaborazione di possibili soluzioni normative gli esperti che hanno sin qui presieduto il comitato permanente per il diritto d’autore nonché l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni e quella Garante per la privacy ed il trattamento dei dati personali;
- (5) di pubblicare su piattaforma aperta tutti i documenti prodotti nel corso dei lavori del comitato, dando così opportuna trasparenza alla sua attività che concerne una materia di ampio interesse per cittadini ed imprese.
E’ ferma convinzione dei firmatari della presente che, solo per questa via, il Governo, il Parlamento e le Istituzioni tutte possano dimostrare di avere effettivamente compreso che la Cultura – soprattutto nella Società dell’informazione – costituisce il più prezioso tra i beni comuni e che, pertanto, la sua promozione e la circolazione dei prodotti culturali costituiscono diritti insopprimibili dei cittadini“.
Chiunque voglia aderire può farlo sul sito di altrocomsumo in cui è in corso una petizione online per dare voce in capitolo ale persone!