Verona : Nonna hacker ruba 250 euro a un operaio

Con questa crisi economica, anche le nonne decidono di darsi alla pirateria informatica per accumulare sul proprio conto qualche spicciolo disonestamente.

Oggi, vogliamo parlarvi della nonna hacker italiana, una signora di 60 anni che ha rubato 250 euro a un operaio di 50 anni di Collagna, città in provincia di Reggio Emilia. La nonnina, ha agito attraverso il Personal Computer, trasferendo i 250 euro dal conto o meglio carta di credito dell’operaio ad una personale.

L’operaio di 50 anni, dopo aver effettuato un acquisto via postepay, non ha potuto effettuare effettuare il pagamento, perchè dal conto mancavano 250 euro. Notando l’assenza di tale somma di denaro dalla sua carta, ha deciso di denunciare subito l’accaduto ai carabinieri della zona che attraverso delle indagini sono giunti alla conclusione che il furto è avvenuto a Verona, e la colpevole è la nonnina hacker che inizialmente ha negato tutto ma poi si è vista costretta ad arrendersi alla luce dei fatti.

I carabinieri, sono riusciti ad arrivare a tale conclusione, analizzando gli spostamenti fatti sulla carta di credito. Attraverso delle indagini è emerso che i 250 euro sono stati trasferiti su un altra carta prepagata la cui intestataria è proprio la nonnina hacker. La cara e dolce ma ladra vecchietta è accusata di frode informatica e non è la prima volta che decide di togliere qualche euro agli onesti lavoratori italiani.  E’ altresi vero che oggi come oggi le pensioni sono sempre più ridotte, addirittura alcuni rischiano di non averla, ma ricorrere a questi mezzi per sopravvivere o appagare i propri desideri, è imperdonabile.

Che l’hacker sia un bimbo, ragazzo, adulto o anziano non fa differenza, un crimine è pur sempre un crimine. Quale sarà la pena che dovrà scontare la nonnina? Una multa? Il carcere? Un avviso? Nessuno può saperlo, ma questa vicenda insegna che non bisogna mai fidarsi di nessuno.

 

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano