Oramai siamo a conoscenza delle vicende legali di Rapidshare e della volonta di applicare dei filtri al servizio di file hosting da parte di alcuni organi preposti, ma a quanto sembra l’inadeguatezza delle leggi essendo troppo vecchie e non in sintonia con gli attuali sviluppi sulla pirateria hanno permesso ancora una volta al sito di trionfare, infatti il sito non è responsabile dell’uso inproprio perpetrato da alcuni utenti, che di fatto non giustifica azioni contro il colosso del file hosting online.
Dunque niente filtri al momento, inoltre Daniel Raimer sottolinea come tale vicenda segni un passo avanti: “La pratica in precedenza molto comune tra i detentori del copyright di denunciare RapidShare sulla base dell’opportunità di guadagnarci qualcosa equivocando le realtà in cui il servizio opera e dimostrando disprezzo per il suo modello di business non porterà più ad alcun risultato”.
Tali dichiarazioni trovano conferma non a caso alle accuse perpetrare nei mesi scorsi da Perfect10, produttore di film per adulti che accusava il sito di far liberamente circolare tali files per un proprio tornaconto personale. Una cosa è certa, c’è la necessità di migliorare e conformare le leggi per combattere la pirateria informatica che ormai “obsolete” e inutili non riescono ad arginare un fenomento che negli ultimi anni è in costante crescita.