Vicenda piuttosto grave per la credibilità sempre più in decadenza di Telecom Italia: dopo ripetute indagini dell’antitrust, si è scoperto che il colosso italiano della telefonia non rispettava (e non rispetta) la velocità che afferma di garantire per i propri servizi. L’infrazione contestata in questo caso, si riferisce all’offerta Alice 7 mega.
Dagli spot pubblicitari si evince che la velocità massima è appunto 7 mega…peccato che la Telecom non era assolutamente in grado di garantire la suddetta prestazione nemmeno come valore più alto raggiunto. L’Antitrust ha quindi multato l’azienda con un’irrisoria ammenda pari a 285mila euro.
Riflettendoci, purtroppo, questo tipo di sanzioni non sono in grado di tutelare gli utenti in alcun modo dai comportamenti fraudolenti delle aziende, né tantomeno Telecom stessa risarcirà i propri clienti per il semplice motivo che non è arrivata alcuna imposizione dall’organo competente per ricontrattare economicamente con tutti coloro che sono sotto l’ala dell’azienda. Va altresì ricordato che questa non è di certo la prima volta per Telecom; è anche vero infatti che ammende così esigue servono a ben poco per toccare le coscienze di gestori così ricchi. Si potrebbe intraprendere un discorso di tipo morale, ma servirebbe davvero a poco dato che il colosso si è rivelato recidivo.
Gli utenti sono stati truffati, non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima. Si spera solo che i commerciali Telecom si avvedano dei gravi errori commessi, anche se la credibilità, a questo punto, tocca un incredibile punto verso il basso.
Domenico Musicò