Come annunciatovi nelle settimane scorse, i dati parlano chiaro, il P2p sembra essere ormai alle strette dal sempre più crescente ricorso allo streaming video, giustificato dal più rapido accesso a molteplici contenuti. Alcune settimane fa vi abbiamo mostrato il sondaggio condotto da Sandvine, nel quale emergeva come dato allarmante il ricorso allo streaming piuttosto che, alla condivisione sui maggiori programmi P2p esistenti.
Un motivo che ci sembra valido è che lo streaming video non porta a se troppa attenzione, e quindi si rende molto più sicuro sopratutto in un periodo di controlli e sanzioni per tutti i pirati colti a condividere, lo streaming tuttavia rappresenterà l’evoluzione della condivisione di elementi multimediali, sopratutto per il rapido accesso ai contenuti che, invece di dover aspettare ore per accedervi, vengono resi accessibili fin da subito a tutti gli utenti e non richiedono particolari conoscenze come nel caso del file sharing che necessita di un sapere minimo per quanto concerne l’utilizzo dei programmi in questione.
Vedremo nei prossimi mesi quali saranno i grandi cambiamenti e se questi cambiamenti saranno efficaci, vedremo inoltre come l’industria del diritto d’autore reagirà e quali provvedimenti saranno presi in merito.