Ebbene si, dagli strati più alti dell’atmosfera, ai musei, scuole ed istituzioni che ne faranno richiesta. Gli shuttle sono pronti ad essere venduti nel territorio statunitense dalla fine del programma spaziale, nel 2010.
Non sarà tutto così semplice, ovviamente. Gli interessati all’acquisto dovranno sborsare 42 milioni di dollari per accaparrarsi uno dei bolidi.
Uno degli Shuttle sembra essere già destinato al Smithsonian National Air and Space Museum, dove è presente anche l’Enola Gay, l’areo che sganciò la bomba su Hiroshima e l’Enterprise (altra navicella Nasa). Trovare qualche altra organizzazione interessata all’acquisto, non sarà di certo facile. Basti pensare alla spazio che serve, alla preparazione ed al trasferimento. Quest’ultimo, da solo, richiede ben 6 milioni di dollari.
Inoltre, l’Agenzia spaziale ha predisposto un documento dove si richiede che lo spazio dove verranno esposti gli Shuttle, sia coperto e ben climatizzato. Infine, bisognerà adeguarsi alle regole del trasporto di armi internazionale e quindi non esportare lo shuttle al di fuori degli Stati Uniti.
La Nasa, oltretutto, sembra pensare anche ai meno abbienti. Per chi non disponesse dello spazio o del denaro necessario per l’acquisto, infatti, mette a disposizione dai sei ai dieci motori non assemblati per una cifra che va dai 400 agli 800 mila dollari.
Decisamente accessibile, no ?