Tutti gli hacker della rete vi invitano alla “Festa del Pirata” un iniziativa che si svolgerà in un luogo sconosciuto, dove potranno riunirsi tutti coloro che non tollerano i recenti provvedimenti adottati per la lotta alla pirateria. L’iniziativa coinvolge tutti coloro al di fuori dal “codice a barre” e la cosidetta “società civile”, in quanto tutto ciò fa parte di una società rivolta alla cooperazione, per sviluppare inoltre il potenziale umano offrendo a tutti la possibilità di ricevere e condividere per un futuro migliore, lasciando il brutale lascito delle generazioni antecedenti alla nostra, un lascito di guerre e mali insopperibili. Le indicazioni sul luogo dove tutto ciò avverrà saranno rilasciate tramite sms o tra i forum della rete poco prima dell’inizio del grande evento, dove tutti discuteranno dei recenti provvedimenti, del diritto alla privacy e dela critica a copyright, per issare una bandiera alla libertà di una società che non guarda avanti. Uno degli organizzatori di tale evento a lasciato la seguente dichiarazione, che esmprime il dissenso di molti sotto molteplici aspetti “Se presto il software ad un amico sono un pirata, se scambio un film sono un pirata, se prima di comprare musica me la scarico e me la ascolto… sono un pirata, beh… allora sono un Pirata!”. Attualmente più di 140 artisti britannici hanno dichiarato di essere a favore dell file sharing e, oltretutto la rete è ricca di materiale libero presente su molti programmi P2p, ma non solo software libero, ma anche film, musica e libri con la poltiica no-copyright. All’evento ci saranno anche corsi per tutti coloro che vogliono addentrarsi in un territorio sconosciuto come quello del P2p ma privi di maestria con le nuove tecnologie, a cui verrà spiegato come tutelarsi e dove addentrarsi per trovare ciò che cercano. Nome di spicco sarà Carlo Ruta, un blogger siciliano Carlo Ruta condannato per stampa clandestina.Visti infatti i fallimentari metodi per affrontare un tema come quello del file sharing dai media, è chiaro come questa inziativa giovi a capire realmente le cose come stanno, addirittura gli organizzatori dell’evento hanno intenzione di creare un premio “l’uncino d’oro” per Bobo Maroni, ministro degli interni che in passato dichiaro su Vanity Fair di essere favorevole al libero download della musica.