Vi ricordate di un recente articolo dove parlavamo del libro in questione, dove si analizzava a pieno il nocciolo della questione, che dalle major viene chiamato sotto il nome di “problema”, in quanto gli utilizzatori dei programmi in questione non dovrebbero stando alle major sborsare nemmeno un euro. Tuttavia nel libro (che consigliamo vivamente la lettura alle grandi major e agli artisti che si sono mossi in movimenti anti-pirateria) vengono analizzati tutti quegli aspetti, sociali , politiche e gli interessi che ostacolano adottando una pressione su un fenome che dilaga nella rete mondiale internet. Le questioni sono molteplici, si và dal copyright che mette l’accento sul tanto accanito e discusso problema, secondo Neri il fatto che tale fenomeno abbracci tutta la schiera di utenti internet sta nel fatto che la pirateria è come un bisogno insopprimibile in un epoca dove oramai la comunicazione internet la fà da padrona. Neri dà una definizione degli utenti parlando in questi termini “una folla di saccheggiatori senza alcun rimorso” dato che “Il denominatore comune di tutte queste voci è infatti la convinzione che l’avvento delle reti digitali segni un momento di rottura, una rivoluzione non meno radicale dell’invenzione nel Quattrocento della stampa a caratteri mobili“. In poche parole sottolinea il fatto che le major che sono più preoccupate del fenomeno, che del modo in cui possono sfruttare la rete a loro vantaggio come risorsa economica e quindi prospetta nuove proposte in cui un prodotto in futuro verrà promosso, partendo sempre dal presupposto che qualcosa nelle major maturi.