KimDotCom riceve le prove del caso Megaupload

Chi di voi ha seguito la vicenda Megaupload, saprà che l’FBI un anno e mezzo fa, ha sequestrato il dominio Megaupload e tutti altri servizi offerti da Kim con l’accusa di pirateria online.

Fino ad oggi, Kim Dotcom non aveva modo di avere accesso e consultare il materiale sequestrato dalla polizia nel corso del raid che ha visto la denuncia non solo del fondatore di Megaupload ma anche di altre 6 persone. Un tribunale della Nuova Zelanda ha dato ragione a Dotcom che da lungo aveva protestato per tale divieto.

La sentenza conclusasi poche ore fa a favore di Kim, obbliga le autorità a mostrare le prove a Kim Dotcom, prove di vitale importanza per gli USA, che sono servite per il processo a suo carico per l’estradizione in America. Dischi rigidi, materiale cartaceo, computer e chi più ne ha più ne metta.Qualche giorno fa, Kim Dotcom aveva reclamato la paternità del sistema di autenticazione a due fattori di cui vi abbiamo parlato nel nostro precedente articolo ed oggi il gigante Buono della rete, avrà finalmente accesso ai dati sequestrati, della serie Giustizia è stata fatta.

Per la richiesta di estradizione in USA per Kim Dotcom, si terrà una nuova udienza ad Agosto ma che potrebbe slittare a causa di problemi burocratici. Per ora KimDotCom potrà restare in Nuova Zelanda tra i suoi milioni, in compagnia di una bella moglie, in una villa galattica, mentre con un cocktail ghiacciato si spulcia con tutta calma i dati ottenuti dopo mesi di cause, richieste e lotte continue contro le autorità.

Vi ricordiamo che da Gennaio 2013, è attivo il suo nuovo servizio chiamato MEGA, un cloud storage che permette agli utenti di caricare e scaricare file di vario tipo. Cosa ne pensate di questa vicenda? A voi i commenti e considerazioni personali

 

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano