Israele contro Google per il riconoscimento della palestina

In data odierna, ci è giunta notizia, che a Israele non è andata giù la decisione di Google di riconoscere la Palestina come STATO sulla versione localizzata Google.ps

 

Su Google.ps, come potete vedere dalla foto riportata in alto, è possibile leggere l’etichetta Palestina,inizialmente chiamata Territori Palestinesi. Il porta voce di Google,  Nathan Tyler ai microfoni della BBC, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla decisione presa il primo maggio 2013 :

In genere consultiamo svariate fonti e autorità per i nomi delle nazioni, ma in questo caso ci siamo riferiti alle Nazioni Unite, all’internet Copriration for Assigned Names and Numbers  e all’International Organization for Standardisation e ad altre organizzazioni internazionali.

Yigal Palmor, un porta voce del Ministero degli esteri afferma :

Il cambiamento attuato, pone svariate domande sull’azione di un azienda privata che opera su Internet nel campo delle politiche internazionali.

Infine questa è la lettera inviata a Google,  da Ze’ev Elkin, braccio destro del Ministro degli esteri :

Credo che tale decisione non solo sia errata ma abbia avuto anche un impatto negativo sul mio governo e sul tentativo di negoziazione con le Autorità Palestinesi. Google ha portato numerosi cambiamenti positivi nel mondo, sopratutto grazie alla promozione di connessioni tra le persone, ma questa decisione è in contrasto con tali scopi e crea un forte distacco tra le due parti.

A quanto pare a Israele non è andata giù il fatto che Google abbia deciso di etichettare il portale Palestina e non territori palestinesi. Come sapete, non scorre buon sangue tra Israele e la Palestina, è da molti anni, forse troppi, che sono in guerra o meglio contrasto. Se guardate sulla cartina, Israele è un puntino rispetto ad altre nazioni eppure è cosi importante per molti da dichiararle guerra.

Ora non siamo qui per parlare di politica o altro, ma solo di internet, cosa ne pensate di questo polverone? A voi i commenti

 

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano