“Internet è una delle invenzioni tecnologiche più significative del XX secolo e rappresenta uno dei simboli più forti della forza di produzione avanzata dell’era contemporanea”, sembrano dichiarazioni pronunciate da qualche attivista della rete, oppure da qualche noto politico come Hillary Clinton, invece non è così.
Il testo che vi abbiamo mostrato non è altri che l’introduzione di un documento diffuso dalle autorità di Pechino intitolato “Internet in Cina“, un documento che sostiene che la censura di certi contenuti presenti in rete è cosa buona e giusta, tanto che dopo l’introduzione è possibile avvertire una certa contraddizione a leggere queste parole: “Il governo cinese comprende appieno il ruolo non rimpiazzabile di Internet nell’accelerare lo sviluppo dell’economia nazionale, verso un avanzamento tecnologico e scientifico, con un impatto profondo sulla politica, la cultura, il progresso sociale e la diffusione delle informazioni”.
Evidentemente è un puro e chiaro riferimento al non diffondere informazioni che potrebbero arrecare danno al governo di Pechino tanto che di seguito si legge ancora : “La legge proibisce chiaramente la diffusione di informazioni che contengano incitamenti alla sovversione, contro il potere stabilito, che vadano a minare l’ordine e l’unità nazionale, che violino le regole a tutela dell’onore nonché degli interessi della nazione”.Una muraglia insoma quella creata da Pechino per non dare libero accesso agli utenti che secondo le utlime stime sono a quota 400 milioni.