“Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale” è questo il nuovo comitato governativo istituito nello scorso 14 gennaio intento a riunire la F.I.M.I e l’A.E.S.V.I. ,per condurre e coordinare le azioni svolte per tamponare definitivamente il circolo dei file protetti sulle reti P2p. Molto probabilmente una delle cause scatenanti di questa istituzione sembra essere la grande crisi che oramai ha coinvolto l’intero globo, infatti rispetto al 2000 l’industria musicale ha perso molto anche se tuttavia l’industria della musica digitale è cresciuto, anche se si stima che tale settore abbia perso circa 300 milioni di euro dato che 6 milioni di utenti (23% utilizzatori internet) ha un software P2p installato sul proprio Pc con cui sempre secondo le stime ha scaricato 1300 brani. Ma vi è un enorme distinsione tra un bene materiale e un opera digitale, nel caso del bene materiale se si ruba l’auto a Tizio privo di un bene quest’ultimo, ma scaricando un opera non privo assolutamente l’opera all’autore , neppure a chiunque altro al mondo voglia ascoltarla e apprezzarla, in definitiva quindi sarebbe opportuno e saggio da parte delle major di trovare un altro apporccio discusso più volte in precedenti articoli per capire il perchè questa strada sia preferita da 2/3 degli internauti al mondo.