Windows Hello obbligatorio in Google Chrome?

Google Chrome forza l’utente ad usare Windows Hello con un fastidioso popup

L’ultimo aggiornamento di Google Chrome sembra aver portato con sé un inaspettato fastidio per gli utenti di Windows 10 e 11, creando un’ondata di segnalazioni riguardo a un popup insistente che promuove l’attivazione di Windows Hello per la protezione delle password. Mentre Microsoft ha appena rilasciato l’aggiornamento di agosto per Windows 11 per risolvere alcuni problemi, sembra che sia Google Chrome ad aver messo in discussione la tranquillità degli utenti.

Il nuovo popup di Google Chrome che infastidisce gli utenti

Secondo quanto riportato da Windows Latest, numerosi utenti hanno notato un popup di Google Chrome che invita fortemente gli utenti ad attivare Windows Hello per una maggiore sicurezza durante l’utilizzo della procedura di auto-fill delle password. Questo avviso appare ogni volta che gli utenti tentano di utilizzare la funzione di riempimento automatico delle password del browser.

Sebbene l’integrazione di Windows Hello su Chrome possa essere considerata una misura di sicurezza benvenuta, alcuni utenti hanno lamentato l’eccessiva frequenza con cui il popup appare, persino durante la semplice navigazione web, senza che venga attivata l’auto-fill delle password. Inoltre, l’integrazione stessa di Windows Hello su Chrome sembra comportare l’obbligo di inserire impronta digitale o PIN ogni volta che si vuole utilizzare l’autocompletamento del browser.

La questione solleva domande sulla natura di questa iniziativa da parte di Google. È possibile che l’incremento della comparsa del popup sia intenzionale, mirato a sensibilizzare gli utenti sulla sicurezza online, oppure potrebbe essere un errore che verrà risolto in futuro. Fino a questo momento, Google non ha fornito dichiarazioni ufficiali sulla situazione.

Molti utenti, tuttavia, si interrogano su come questa iniziativa possa influenzare l’esperienza d’uso del browser e se Google abbia intenzione di rendere il popup meno invasivo o di fornire agli utenti un maggiore controllo su quando appare. In attesa di ulteriori sviluppi o chiarimenti da parte di Google, gli utenti dovranno affrontare questo inaspettato fastidio mentre navigano online.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano