In cun articolo della famosa BBC veniva intervistato Geoff Taylor, quest’ultimo ha detto la sua sull’industria della musica e quanto questa non sia riuscita a saper sfruttare la rete internet come luogo di guadagno economico.
Stando alle parole di Geoff Taylor, alto ufficiale della BPI, l’industria musicale non ha saputo sfruttare a pieno ciò che la rete poteva offrire per la promozione e la vendita dei propri dischi, lasciando un affermazione che di certo farà piacere a coloro che si pongono in merito ai metodi adottati da chi cerca di mantenere ancora un metodo di vendita che va contro le stesse preferenze dell’utente.
Nella stessa intervista a affermato di come Napster, predecessore dei primi sistemi P2p, sia stato una stele di Rosetta della musica digitale, la stessa imposizione delle case discografiche e di chi ci guadagna ha ricevuto una dura lezione da questo ordine di cose, e su come il mercato del digitale sia cambiato enormemente negli utlimi anni, lo stesso Taylor afferma che ben il 13% di tutti gli introiti della BPI deriva proprio dal consumismo digitale di oggi.
Lo stesso John Riccitiello, presidente della Electronic Arts ha spiegato che come i 300 mila download del l’ultimo nato “The Sims 3” si sia evidenziata l’assoulta necessità di spostare il concetto di prodotto a quello di servizio, magari utilizzando una versione che poi potrà essere arricchita di contenuti nel corso del tempo, insomma per la musica le iniziative ci sono bisogna solo farsi avanti.