Qualsiasi dispositivo connesso a Internet ha un indirizzo IP che serve a identificarlo e a permettere lo scambio di dati con la rete. Ma cos’altro si può fare con un indirizzo IP? I più esperti possono fare molte cose, alcune delle quali potenzialmente pericolose.
Risalire al proprietario della connessione
Essendo un codice univoco, un indirizzo IP è associato a un unico dispositivo, nella maggior parte dei casi il router utilizzato per connettersi a Internet. Conoscendo l’indirizzo, quindi, è possibile risalire al proprietario della connessione e, spesso, anche alla sua residenza. Questi dati possono poi essere utilizzati per ottenere molte altre informazioni personali, mettendo in serio pericolo la privacy degli utenti.
Accedere ai dispositivi da remoto
Conoscendo l’indirizzo IP della vittima, un hacker potrebbe essere in grado di stabilire una connessione diretta con i dispositivi collegati alla rete locale e prenderne il controllo. In questo modo, potrebbe addirittura riuscire ad avere accesso a tutti i file contenuti nei vari dispositivi personali. Potrebbero quindi risultare compromessi dati come le credenziali di accesso per l’home banking o per il proprio account di posta elettronica.
Furto di identità
Un hacker può utilizzare l’indirizzo IP anche per impersonare le proprie vittime. Ad esempio, qualora lo usi per impossessarsi di informazioni personali dettagliate, l’hacker potrebbe attivare o disattivare servizi ed effettuare acquisti a nome della vittima. Non solo: gli account personali potrebbero essere utilizzati per commettere dei crimini informatici.
Attacchi DDoS
Un tipo di attacco informatico molto usato dagli hacker e che non richiede molto più del semplice indirizzo IP della vittima è l’attacco DDoS (Distributed Denial of Service). In pratica, si tratta di un attacco che prevede l’invio di numerose richieste al router della vittima, individuato proprio grazie al suo indirizzo IP. Queste richieste, che avvengono in un brevissimo arco di tempo, sovraccaricano il router e la connessione a Internet viene interrotta, e non può essere ripristinata finché è in atto l’attacco.
Questo tipo di attacco è solitamente rivolto alle aziende, in modo da interrompere i loro servizi; tuttavia, può anche essere utilizzato per ricattare utenti privati, ed è quindi potenzialmente molto pericoloso per tutti.
Bloccare l’accesso a certi contenuti
Non sono soltanto gli hacker a utilizzare gli indirizzi IP per le loro operazioni. Ci sono infatti dei casi in cui l’IP viene usato da aziende o siti Web per bloccare l’accesso ad alcuni contenuti. Poiché l’indirizzo IP permette di localizzare con precisione il luogo in cui si trova l’utente, servizi di streaming come Netflix, ad esempio, lo utilizzano per stabilire quali contenuti mettere a disposizione. Si tratta perciò di un uso legittimo dell’indirizzo IP, che può però diventare una vera e propria seccatura quando si vuole accedere senza blocchi a questi servizi.
Come proteggersi?
Il problema principale degli indirizzi IP è che, nella maggior parte dei casi, sono pubblici e quindi visibili anche ai malintenzionati. Vengono infatti assegnati dal provider di servizi Internet, che di solito non mette in atto alcuna forma di protezione, almeno per gli indirizzi IP destinati a uso domestico. Basta fare una semplice prova: se cercando “mio IP” su Google si possono facilmente ottenere informazioni relative al proprio IP, significa che si tratta di un indirizzo pubblico.
Uno dei metodi più usati dagli hacker per scoprire l’indirizzo IP delle loro vittime è quello di servirsi di appositi malware. Per difendersi è quindi fondamentale avere installato sul proprio computer e sui propri dispositivi mobili un buon antivirus e un buon anti-malware, in modo che il furto dell’indirizzo sia meno probabile.
Una soluzione ancora più sicura, però, è quella di nascondere il proprio indirizzo IP, in modo da eliminare qualsiasi rischio. Ci sono due metodi per farlo: usare un proxy o usare una VPN.
I proxy fanno da intermediario tra il proprio dispositivo e Internet, mostrando alla rete un indirizzo IP diverso da quello effettivo. Sono però limitati nell’uso al solo browser, quindi non proteggono la navigazione tramite app o da dispositivi come console di gioco o altri dispositivi smart.
Anche le VPN fanno da intermediario tra l’utente e Internet, ma al contrario dei proxy non sono limitate ai browser. Possono infatti essere installate direttamente sul router, in modo da proteggere l’intera rete domestica e tutti i dispositivi ad essa collegati.