Il rapporto indica che nei forum più frequentati dagli hacker, ci sono quasi 3000 post dedicati all’utilizzo di ChatGPT a scopo malintenzionato. Il picco di attività è stato registrato a marzo 2023, segnalando una preoccupante crescita di interesse nei confronti di questa intelligenza artificiale. Alisa Kulishenko di Kaspersky sottolinea che i criminali informatici stanno considerando diverse applicazioni, dalla scrittura di codice malware all’analisi di dati rubati e all’elaborazione di file provenienti da dispositivi infetti.
Avete già saputo che presto Le amministrazioni in Italia avranno il loro ChatGPT?
ChatGPT usato dagli Hacker per creare malware
La preoccupazione si estende anche ad altri progetti IA alternativi, come XXXGPT e FraudGPT, che si sospetta possano essere sfruttati per scopi malevoli. Inoltre, l’interesse per i tool di jailbreak, utilizzati per sbloccare funzionalità aggiuntive e spesso utilizzati in maniera malevola, è un altro segnale della pericolosa convergenza tra intelligenza artificiale e crimine digitale.
Una delle attività più inquietanti emerse dal rapporto è la compravendita di account ChatGPT a pagamento rubati. Gli hacker sembrano essere sempre alla ricerca di nuovi modi per monetizzare la loro intrusione nell’intelligenza artificiale, sfruttando i servizi offerti da ChatGPT per fini illeciti.
Questa minaccia, tuttavia, non è passata inosservata. OpenAI, l’organizzazione dietro ChatGPT, ha reagito di recente bloccando alcuni chatbot creati con la sua tecnologia, compreso uno che impersonava un candidato alle presidenziali americane. Questa mossa arriva in un momento critico, con imminenti appuntamenti elettorali che amplificano l’attenzione sui potenziali abusi delle intelligenze artificiali in ambito politico.
In risposta a questa crescente minaccia, OpenAI ha rilasciato una serie di linee guida anti fake news, mirate a proteggere i processi elettorali da manipolazioni basate sull’IA. È un chiaro segnale che il mondo della tecnologia deve affrontare la dark side delle sue stesse creazioni, mettendo in atto misure preventive per proteggere la società da possibili conseguenze negative.
In un’era in cui l’IA diventa sempre più pervasiva, la sicurezza informatica non può permettersi di rimanere indietro. La lotta contro il lato oscuro dell’intelligenza artificiale è appena iniziata, e solo attraverso una collaborazione stretta tra aziende, ricercatori e autorità sarà possibile difendersi efficacemente da questa nuova frontiera digitale.