L‘università di Rennes, per conoscere le abitudini dei frequentatori dei cosidetti Tracker Privati si è inbucata all’interno di uno di questi per constatare le abitudini degli utenti, i quali scelgono queste piccole comunità per non far spostare le attenzioni delle major su questi ultimi.
Dall’inchiesta durata un certo periodo è emerso che questi ultimi si differenziano in modo sostanziale da quelli pubblici, la prima cosa che risalta e che tutti gli utenti instaurano un rapporto paritario sia in condivisione che in scaricamento, e che i file presenti nel medesimo tracker, rispecchiano contenuti digitali di cui tutti gli utenti sono appassionati.
I Tracker Privati, si differenziano da quelli pubblici per il fatto che non vi è alcuna pubblicità del suddetto e che tutti gli utenti vogliono che si rispetto l’anonimato ai quali è possibile unirsi o tramite invito o tramite iscrizione quest’ultima abilitata alcune volte l’anno per tenere sopra il margine di utenti.
Nel caso invece di The Pirate Bay il sito è completamente accessibile a tutti e tutti possono scaricare file che condividano a meno il suddetto, lasciando alla coscienza della persona se condividere o meno, mentre nel caso di quello privato c’e un obbligo di condivisione da rispettare riassunto nel famoso “Ratio“.