Google sviluppa un'ia che da consigli di vita?

Google lavora ad un’intelligenza artificiale che da consigli di vita

Nel mondo in continua evoluzione dell’intelligenza artificiale, Google continua a sorprendere con nuove iniziative che spingono i confini della tecnologia e sollevano importanti questioni etiche. Dopo Bard e Genesis, due progetti che puntano a rivoluzionare il giornalismo, emerge ora uno scoop che getta luce su un ambizioso progetto: Google sta sviluppando un’Intelligenza Artificiale capace di dare consigli di vita alle persone. Ma questa nuova frontiera è un sogno utopico o un incubo distopico?

Nuova IA da Google per i consigli sulla vita?

Il New York Times ha rivelato che Google ha unito le forze di DeepMind e Brain, due laboratori di ricerca all’avanguardia nel campo dell’IA e del machine learning. L’obiettivo è stato quello di creare un assistente virtuale, sia vocale che testuale, in grado di fornire consigli su una vasta gamma di argomenti, tra cui la vita personale, il lavoro, la creatività, la pianificazione quotidiana e persino l’orientamento scolastico e professionale. L’IA, ancora in fase di sviluppo, è stata descritta come una sorta di “consigliere digitale” che può offrire supporto e guida in diverse aree della vita.

Tuttavia, l’idea di un’IA che influenzi così profondamente la vita delle persone solleva importanti questioni etiche. L’obiettivo di Google potrebbe essere quello di creare un assistente virtuale che agisce come un mentore digitale, ma questo solleva interrogativi sulla privacy, l’autonomia individuale e l’equità. La capacità di un’IA di dare consigli sulla carriera, le decisioni personali e altri aspetti cruciali della vita umana potrebbe portare a conseguenze impreviste e indesiderate.

La notizia dell’esistenza di questa IA solleva anche interrogativi sulla direzione in cui Google sta portando la tecnologia. Mentre l’IA generativa è stata inizialmente considerata con cautela e limitata a settori tecnici come la programmazione, sembra che Google stia ora ampliando i propri orizzonti, esplorando territori più delicati e influenti. Questo solleva dubbi sul rispetto delle politiche iniziali dell’azienda e sulla responsabilità etica di sviluppare un’IA così potente e intrusiva.

La tempistica dei primi progetti relativi a questa IA di consulenza, risalenti a dicembre 2022, suggerisce che Google potrebbe non aver preso sul serio le implicazioni etiche fin dall’inizio. Questo solleva preoccupazioni sul fatto che l’azienda possa essere disposta a sacrificare la cautela per ottenere un vantaggio competitivo e una posizione dominante nel settore delle IA avanzate.

Il futuro di questa IA “consigliera” è ancora incerto. Mentre Google potrebbe vedere in essa il futuro dell’IA, c’è un lungo cammino da percorrere prima che possa essere accettata dalla società e integrata nella vita quotidiana delle persone. Sarà fondamentale coinvolgere il pubblico in una discussione aperta e onesta sulle implicazioni etiche e sociali di questa tecnologia emergente.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano