A distanza di poco tempo dal Ban di oltre 600 brand cinesi da Amazon per pratiche commerciali scorrette, arriva la risposta di alcuni di essi, i quali hanno depositato negli Stati Uniti una denuncia contro la piattaforma, accusandola di trattenere il proprio denaro per un totale di mezzo milione di dollari.
Amazon truffa venditori e consumatori?
Amazon viene citata in giudizio per frode e pare che l’azienda in questione in quest’ultimo anno sia consona trattenere il denaro altrui, basta farsi un giro su altroconsumo per vedere quanti utenti sono stati frodati da Amazon, negando loro un rimborso che gli spetta di diritto, purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di imbatterci personalmente in questa truffa.
In Amazon o esternamente qualcuno scambia il contenuto del pacco in modo tale che quando il cliente lo restituisce Amazon gli nega il rimborso e attualmente non c’è nulla per far valere i propri diritti, ma questa è un’altra storia.
Nelle 28 pagine della class action è possibile vedere di come i marchi chiamano in causa Amazon per aver usato la modalità di vendita Fulfilled by Amazon (FBA), la quale prevede che il venditore spedisca i prodotti ai magazzini Amazon lasciando a quest’ultima il compito di gestire il resto, ciò ha un costo che non è stato rimborsato ai venditori dopo il ban dalla piattaforma.
Che Amazon non perdoni le false recensioni non ci sono dubbi, più volte in passato ha bannato i consumatori dal recensire prodotti, passando poi di recente al ban dei venditori dalla piattaforma, impedendo loro di vendere articoli ricevendo false recensioni al fine di spingere maggiormente la vendita degli stessi.