Scoperto un’ammasso di quasar grande 4 miliardi di anni luce

La settimana scorsa vi abbiamo parlato della velocità della luce, oggi vogliamo informarvi della scoperta di una struttura di quasar nell’universo che si estende per 4 miliardi di anni luce.

Quasar: I RE dell’universo

Secondo alcuni ricercatori, il gruppo di quasar scoperto di recente è la struttura più grande e immensa dell’intero universo, con una dimensione pari a 4 miliardi di anni luce, in altre parole occorrono 4 miliardi di anni viaggiando a 300 mila km/s per percorrerla da parte a parte. Il quasar altro non è che un’insieme di galassie, paragonata alla Via Lattea si estende per un centinaio di migliaia di anni luce e al Supermasso Locale di galassie si estende per un centinaio di milioni di anni luce, risulta davvero titanica e maestosa. Alcuni astronomi hanno scoperto che la struttura è composta da un totale di 73 Quasar distanti 9 miliardi di anni luce.

I risultati ottenuti sfidano la nostra comprensione dell’Universo. La presenza di questa struttura resta un mistero, è titanica e contraddice le leggi del principio cosmologico secondo il quale l’universo dovrebbe apparire uniforme, ciò significa che fino ad oggi l’universo è stato troppo semplificato. La struttura non è solo di dimensioni record ma potrebbe essere la risposta sull’evoluzione di galassie simili alla Via lattea.

I quasar emettono potenti getti di energia e sono tra gli oggetti più brillanti ed energetici dell’intero universo.

via lattea

Siamo davvero soli nell’universo?

Attualmente sono miliardi i pianeti sparsi per tutta la Via Lattea di cui molti di essi orbitano attorno a stelle come il Sole e potrebbero essere abitati. I risultati giungo dal telescopio Kepler della NASA, il quale è in orbita dal 2009. Per scovare i pianeti, Kepler scruta il cielo partendo dalla costellazione del Cigno che è composta da 150.000 stelle, studiando la luminosità stellare ed eventuali attività insolite. Il 17% delle stelle simili al Sole, presenti nella Via Lattea ospita un pianeta roccioso, il quale orbita ad una distanza inferiore rispetto a quella tra Mercurio e il Sole. La via Lattea è composta da un centinaio di miliardi di stelle. I pianeti rocciosi sono maggiormente prevalenti nella nostra galassia. Stelle più deboli e fredde rispetto il Sole potrebbero ospitare la vita.

L’interrogatorio che non troverà forse mai risposta è “Siamo davvero soli nell’universo?” considerando che il limite attuale è a 13 miliardi di anni luce, siamo l’unico pianeta dove c’è la vita? Sono secoli che l’uomo cerca di studiare la maestà dell’universo per scoprire anche una forma di vita primordiale ma senza successo.  Forse un giorno disporremo di una tecnologia che ci permetterà di raggiungere pianeti cosi distanti da noi da poter avere una qualche certezza ma fino ad allora non ci resta che sognare.

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano