In questo periodo sulla rete circolano molte bufale e non parliamo delle gustose mozzarelle ma di notizie fasulle che stanno tempestando social network, blog e molti altri sistemi di comunicazione.
Google e il suo algoritmo antibufala
Google ha annunciato la messa a punto di un nuovo algoritmo in grado di individuare e penalizzare i blog che trattano notizie fasulle, l’algoritmo in questione prende il nome di Knowledge-Based Trust ed andrà in vigore a partire dal 21 Aprile 2015. L’algoritmo sfrutta le informazioni di Knowledge Vault, un grande database di dati archiviati dal motore di ricerca e considerati attendibili per la verifica dell’attendibilità delle notizie.
Le notizie con il nuovo algoritmo vengono confrontate con le varie fonti mediante gli stessi metodi che utilizziamo da tempo per costruire i nostri database di informazioni.
In altre parole se trattate notizie fasulle verrete penalizzati. Su Facebook in questo periodo è scoppiata la mania delle notizie fasulle provenienti da Lercio e da altri blog nati principalmente per questo. Tra 1 mese circa potrete finalmente dire addio (o almeno si spera) a notizie FAKE.
L’algoritmo è in grado di analizzare i link che ricorrono al click baiting limitandone la diffusione. Stiamo parlando di quelle notizie del tipo “guarda cosa ha combinato questa ragazza mentre….” e invitano a cliccare sulla notizia. Lo scorso anno il social network blu ha attuato grandi novità tra cui la penalizzazione pesante di tutti i post di questo tipo.
Guadagnare con i click? Impossibile!
Diciamoci la verità, chi di voi non ha provato almeno una volta a guadagnare qualche spicciolo con i siti che promettono pochi centesimi in cambio di qualche click? Sulla rete esistono numerosi siti che offrono pagamenti tempestivi via paypal, quindi in tutta sicurezza, a coloro che pubblicizzano video, notizie, immagini ed quanto altro ancora, invogliando o quasi costringendo gli utenti a cliccare. Un metodo che purtroppo non funziona perchè il 90% degli utenti italiani è diffidente o per principio non clicca.
Facebook ha deciso di penalizzare i link diffusi come immagine e premiare quelli condivisi normalmente, in questo modo i click avvengono naturalmente. In altre parole se diffondete una notizia attraverso dei link almeno su Facebook non verrete penalizzati, se invece postate una foto e invitate gli altri a cliccare per semplice curiosità o per altro potreste entrare a far parte della lista nera di Mark Zuckerberg.
Google è contraria alla diffusione delle bufale e da Aprile il nuovo algoritmo farà il possibile per porre fine a questo.