Ask : Causa di suicidio e cyberbullismo

 

In questo ultimo periodo, il tasso di suicidi, a causa di Ask è incrementato notevolmente, numerosi sono i giovani che decidono di togliersi la vita.

Un social network assassino

Ask è un social network della serie botta e risposta. Gli utenti possono ricevere domande da sconosciuti o amici e rispondere. Circa 13 milioni di persone, ogni giorno si connettono al social network. Il funzionamento del portale è davvero molto semplice, un utente fa la domanda e il destinatario dopo averla letta, risponde.

Ask è utilizzato maggiormente da ragazzini adolescenti, con età inferiore ai 18. In questo ultimo periodo Ask è preso di mira dai bulli di tutto il mondo, che si divertono a prendere in giro, offendere pesantemente o minacciare il malcapitato di turno, portandolo al suicidio. E’ quello che è accaduto di recente ad una ragazza inglese di 14 anni di nome Hannah Smith, che dopo essere stata offesa pubblicamente, si è impiccata il 2 Agosto 2013.

La vicenda di Hannah Smith non è la prima e non sarà di certo l’ultima.  Il cyberbullismo esiste, che vi piaccia o meno, è presente ovunque, maggiormente nei social network. Se un tempo, il ragazzino veniva preso di mira a scuola, oggi può essere offeso e minacciato anche sulla rete. Vi sono alcuni che  riescono a ignorate le offese e i torti subiti, ed altri che preferiscono uccidersi. La morte non è la fine dei guai, ma è l’inizio di un eternità dannata, in quanto Dio non accoglie nei cieli coloro che si privano della propria vita. Soltanto a LUI spetta l’autorità di decidere se dare o togliere una vita.

Dopo la vicenda della ragazzina, i genitori hanno rilasciato dei messaggi su Facebook e su altri social, invitando i genitori a tenere sempre d’occhio i propri figli.  Il cyberbullismo è pericoloso per un adolescente!

 

Giovanni Damiano

Giovanni Damiano