La delusione di quanti si aspettavano dal lancio del “nuovo iPad” un’altra rivoluzione è assolutamente comprensibile. Amplificate dai rumors delle scorse settimane, le attese relative ad un nuovo sistema di feedback aptico sono state frustrate dalla presentazione del New iPad insieme alla nostra voglia di essere continuamente sbalorditi da Apple.
Display Retina, A5X, il nuovo iSight e lo LTE non splancano nuovi orizzonti. Tutto questo è certamente vero, ma la vera rivoluzione è già avvenuta. Questa è stata incubata negli anni precedenti il release del primo iPad, quando Steve Jobs era occupato a definire dimensione dello schermo, sistema operativo e il concetto stesso di un dispositivo post-PC. La vera rivoluzione ha avuto luogo il 3 aprile 2010, quando Apple ha lanciato sul mercato il suo primo tablet.
App Store e iCloud sono probabilmente le infrastrutture di una nuova era digitale in cui il computer perde lo status di dispositivo primario, cambiano radicalmente le modalità di sviluppo e distribuzione del software, e le funzionalità essenziali per il computing vengono trasferite nel “cloud”. Aspetto e CPU dell’iPad giocano in questo contesto un ruolo marginale. Non che le specifiche tecniche siano irrilevanti. Esse vanno inserite però in una strategia d’insieme più ampia. Semplicemente non sono quello che, in ultima analisi, è decisivo in questa fase.
È invece possibile che Apple annunci per il mese di giugno innovazioni ben più significative del display Retina, dello A5X e di ogni altra caratteristica hardware del tablet della Mela. Presso il Moscone Center di San Francisco avrà luogo a giugno la Worldwide Developers Conference (WWDC), la sede tradizionalmente prescelta dall’azienda di Cupertino per il lancio di tutte le versioni del sistema operativo iOS, l’introduzione di App Store e di iCloud. E se la storia ci insegna qualcosa, presto vedremo il rilascio di iOS 6.0 e importanti novità nei servizi di cloud computing Apple.